30 de marzo de 2018

Emilio Villa

Poesía es

poesía es evanescencia

poesía es condena a vida, con libertad
                  bajo palabra, liberté sur parole

poesía es guía ciega a un antiguo
                  enigma, a un secreto inaccesible

poesía es disertación dinámica y sobresaltada

poesía es la más campaneante cosmología que podamos
                  enarbolar y agitar,
                  es una pequeña (abregée) cosmogonía inconsciente e
                  inconsistente, descosida,
                  desgarrada, destejida

poesía es olvidar
                  olvido

poesía es se-parar el yo del yo

poesía es lo que se deja absolutamente fuera

poesía es vaciamiento sin agotamiento

poesía es restricción a lo remoto,
                  al no todavía, al no
                  ahora, al no-aquí,
                  al no-allá, al
                  no-antes ni no-después
                  ni no-ahora

poesía es desfondamiento

poesía es incendiar − parir en un mismo gesto vocal

poesía es el existir multiplicado por
                  no existir, acordarse
                  de transexistir de través
                  en vertiente

poesía es desconocimiento de
                  no se sabe bien qué,
                  pero desconocimiento

poesía es impotencia infinita,
                  límpida, lúcida, alucinada,

poesía es intersección
                  interjección
                  intersesión
                  interrupción

poesía es una canallada

poesía es tránsito y salida

poesía es infusión y trans-fusión

poesía es recuerdo de lo que no es
                  y que debe no-ser, es decir
                  es el Yo culminante, liminar
                  el Yo como cosmos incompleto y
                  que no se completa nunca

poesía es atar − desatar

poesía es la escena ritual de la
                  infinita incertidumbre, de la
                  inaccesible enfermedad
                  (Infirmitas)

poesía es escorzo
                  escombro
                  esponja
                  estrato

poesía es una cuña − cuna
                  es celda − ojo de aguja
                  del Trans-Órgano
                  de lo transorgánico
                  de lo Indistinto
                  de lo In(de)terminado

poesía es la ceniza

poesía es diagonal
                  es parloteo
                  dentro del cuerpo manifiesto
                  de lo Inexistente Universal
                  de lo Anenérgico Global

poesía es la pereza obstinada, con
                  un brazo colgando de la rama
                  del Árbol de la Ciencia del
                  Bien y del Mal; es decir
                  es un Mono que está en
                  Brasil siempre colgando por un
                  brazo de la rama de un árbol (es la Preguiça)

poesía es terrorismo en el dominio de la lengua,
                  es explosión en la clausura del lenguaje

                  es terror en el fondo de la retórica

poesía es liberación del conocimiento,
                  fuga de lo conocido
                  emancipación de la mecánica

y al mismo tiempo es caída, profunda, en la
                  mecánica repetitiva, obsesiva,
                  iterativa, que es también la
                  mecánica del signo, de la
                  norma, del rito (de la obligación
                  estricta, de la rima, del número,
                  de la esencia)

poesía es implosión del tiempo − cero
                  y de grado infinito - in(de)finido

poesía es desenfreno, destrozo, amenaza potencial,
desgarro, rapiña, destrucción

poesía es saqueo, sajadura, sacudida

es el choque entre fuerza
y medida que
tiende a cancelar si
estamos de verdad
infinitamente locos

poesía es casi todo: es decir, todo menos
lo que realmente es

poesía es impermanencia entrecruzada con
                  trans-manencia
                  e impertinencia

poesía es desencuentro y encuentro (espontáneo y
                  previsto) entre neurosis e inconsciente,
                  entre arquetipo y Yo
                  anillo monótono y perpetuo entre impulso
                  y obsesión

poesía es agresión

poesía es hacer espirales, producir grietas,
                  señalar filamentos dentro del
                  telón, dentro de la Pared Bloqueada

poesía es lucha contra la noche
poesía es noche contra la noche

poesía es golpe contra la voz
poesía es roce con la piel del Dragón

poesía es así
               es así y así
               y así sea



Emilio Villa. Poesia è (rebstein.wordpress.com)
Trad. Enrique Gutiérrez Miranda 2018

                    ∼

Poesia è

poesia è evanescenza

poesia è condanna a vita, con libertà
sulla parola, liberté sur parole

poesia è guida cieca a un antico
enigma, a un segreto inaccessibile

poesia è trattazione dinamica e sussultoria

poesia è la più scampagnata cosmologia che noi possiamo
inalberare e agitare,
è una piccola (abregée) cosmogonia inconsapevole e
inconsutile, scucita,
strafelata, sdrucita

poesia è dimenticarsi
dimenticanza

poesia è se-parare sé dal sé

poesia è ciò che si lascia assolutamente fuori

poesia è svuotamento senza esaurimento

poesia è costrizione al remoto,
al non ancora, al non
adesso, al non-qui,
al non-là, al
non-prima né non-dopo
né non-adesso

poesia è sfondamento

poesia è bruciare − partorire nello stesso gesto vocale

poesia è l’esserci moltiplicato per
non esserci, ricordare
di transesserci di traverso
a spartiacque

poesia è misconoscimento di
non so bene che cosa
ma misconoscimento

poesia è impotenza infinita,
limpida, lucida, allucinata

poesia è intersezione
interiezione
intersezione
interruzione

poesia è una carognata

poesia è transito e esito

poesia è infusione e trans-fusione

poesia è memoria di ciò che non è
e che deve non-essere, cioè
è il Sé culminante, liminare
il Sé come cosmo incompiuto e
da non compiere mai

poesia è legare − slegare

poesia è la scena rituale della
infinita incertezza, della
inaccessibile Infermità
(Infirmitas)

poesia è scorcio
scarto
strombo
sterro

poesia è culla − cuna
è cella − cruna
del Trans-Organo
del transorganico
dell’Indistinto
dell’In(de)terminato

poesia è la cenere

poesia è diagonale
è vanvera
dentro il corpo manifesto
dell’Inesistente Universale
dell’Anenergico Globale

poesia è pigrizia irrigidita, con
un braccio appesa al ramo
dell’Albero della Scienza del
Bene e del Male; cioè
è una Scimmia che sta in
Brasile sempre appesa con un
braccio al ramo di un albero (è la Preguiça)

poesia è terrorismo nel dominio della lingua,
è scoppio nella clausura del linguaggio

è terrore sul fondo delle retoriche

poesia è liberazione dalla conoscenza,
fuga dal conosciuto
svincolo dalla meccanica

è insieme è caduta, sprofondo, nella
meccanica ripetitiva, ossessiva,
iterativa, che è anche la
meccanica del cenno, della norma,
del rito (dell’obbligo
stretto, della rima, del numero,
dell’essenza)

poesia è implosione del tempo − zero
e di grado in(de)finito

poesia è sfrenamento, sfaso, minaccia potenziale,
spacco, rapina, distruzione

poesia è scasso, squarcio, scuotimento

è l’urto tra forza
e misura che
tende a cancellare.
siamo proprio
infinitamente matti


la poesia è quasi tutto: cioè è tutto, meno
quello che veramente è

poesia è impermanenza incrociata con
trans-manenza

è impertinenza

poesia è scontro e incontro (spontaneo e
destinato) tra nevrosi e inconscio,
tra archetipo e Sé
anello monotono e perpetuo tra impulso
e ossessione

poesia è aggressione

poesia è fare spiragli, produrre crepe,
segnare filiture dentro il
sipario, dentro la Parete Sbarrata

poesia è lotta contro la notte
poesia è notte contro la notte
poesia è urto contro la voce
poesia è attrito con la pelle del Drago

poesia è così
è così e così
e così sia




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